Le muffe sono dei piccolissimi organismi appartenenti al regno dei Funghi. Sono costituiti da singole cellule, dette ife, che se si riproducono massicciamente originano quel caratteristico feltro che fa riconoscere le muffe ad occhio nudo. Nell’aria disperdono le spore, che sono un tipo di cellule riproduttive; quando le spore raggiungono una superficie umida attecchiscono e la muffa inizia a svilupparsi colonizzando un nuovo ambiente.
L’azione delle muffe sulla salute varia a seconda della loro tipologia, della loro concentrazione e della suscettibilità di chi frequenta gli ambienti particolarmente contaminati. Le muffe possono causare infezioni, provocare allergie e arrecare tutta una serie di disturbi di cui spesso non si può nemmeno lontanamente immaginare la vera causa: mal di testa, malessere, inappetenza, tosse, asma, prurito, difficoltà di concentrazione, problemi respiratori, irritazione a naso, occhi, gola, ecc. Molti di questi disturbi sono riconducibili alle sostanze tossiche prodotte da questi funghi (micotossine) e ai composti volatili che le muffe liberano nell’aria; da notare che sono proprio alcuni di questi composti a dare agli ambienti contaminati quel caratteristico odore di muffa.
L’esposizione a questi contaminanti viene sostanzialmente ridotta impedendo che si creino le condizioni favorevoli al loro sviluppo. A questo proposito risulta estremamente importante ridurre l’umidità ambientale al di sotto del 30-40%; in aree dove l’umidità può innalzarsi a livelli altissimi, come in cucina o in bagno, si dovrebbe provvedere aerando frequentemente gli ambienti, aprendo le finestre o utilizzando ventole apposite in grado di far defluire all’esterno il vapore generato. Gli indumenti e i tappeti bagnati dovrebbero essere asciugati all’aperto o in dispositivi appositi.
Una grossa attenzione dovrebbe essere posta anche all’isolamento dell’edificio: le infiltrazioni d’acqua sono assolutamente da evitare perchè comportano sempre la formazione di muffe. Allo stesso modo, anche gli impianti idrosanitari dovrebbero essere perfettamente funzionanti e privi di perdite.
Per combattere le muffe la pulizia riveste un ruolo fondamentale. Gli impianti di climatizzazione e gli umidificatori dovrebbero essere puliti regolarmente, in quanto possono diventare un’importante fonte di contaminazione e di veicolazione dei contaminanti in tutto l’edificio. La pulizia dovrebbe essere più accurata e frequente negli ambienti più umidi, come il bagno e la cucina, che in definitiva sono le aree dove più spesso vanno a riprodursi i contaminanti biologici.
Un’ottima soluzione per l’abbattimento della concentrazione delle muffe negli ambienti confinati è anche quella che prevede l’utilizzo dei depuratori d’aria; nella lotta contro le muffe questi dispositivi si rivelano spesso altamente efficienti perchè abbattono la concentrazione nell’aria di questi biocontaminanti in un tempo più o meno breve.
Nel caso in cui la prevenzione non sia servita e ci si ritrovi con una parete infestata dalla muffa, è necessario utilizzare un prodotto fungicida per eliminarla definitivamente, prima di provvedere di nuovo a ridipingerla.