Generalmente, per indicare l’inquinamento presente all’aperto ci si riferisce all’inquinamento outdoor o in ambiente, anche se quest’ultimo termine può dar luogo a fraintendimenti, per cui in alcuni casi sarebbe preferibile specificare ambiente esterno.
Con inquinamento dell’aria indoor si intende l’inquinamento che interessa l’aria degli ambienti confinati, cioè quella presente in quei luoghi all’interno dei quali si svolgono attività umane sia di lavoro che conviviali, di svago o di riposo. E’ comunque opportuno sottolineare che nell’ambito della definizione “indoor” vengono esclusi gli ambienti industriali, che pur essendo spesso confinati, presentano un tipo di inquinamento ben specifico e relazionato alla tipologia di lavoro; per la sua caratteristica natura, questo tipo di inquinamento richiede grande attenzione e controlli severi puntualmente imposti da normative e leggi apposite.
Invece, al contrario di quanto succede in ambito industriale, nel caso di abitazioni, scuole, uffici, edifici pubblici, mezzi di trasporto, ecc., l’inquinamento indoor viene frequentemente sottovalutato per fattori di natura squisitamente culturale, psicologica o storica. In realtà, diverse ricerche hanno dimostrato che in questi luoghi l’esposizione ad inquinanti di varia natura può essere addirittura superiore a quella relativa agli inquinanti in ambiente esterno o industriale.
Un’eccezione a riguardo è data da un caso particolare di inquinamento dell’aria indoor: quello in ambito ospedaliero. Qui l’attenzione è maggiore anche per la frequente possibilità di contrarre varie malattie, anche di tipo professionale; di conseguenza sono maggiori i controlli volti a tutelare la salute del personale e degli ospedalizzati.
Il problema dell’inquinamento indoor è emerso nel corso di questi ultimi anni: parallelamente al crescente desiderio di migliorare la qualità della vita in senso lato, ci si è posti il problema di migliorare la qualità dell’aria negli ambienti confinati, anche considerando che oramai le persone occidentali vi trascorrono circa il 90% del proprio tempo.
Allo scopo di realizzare quelle condizioni di benessere e di salubrità ottimali per far sì che la maggior parte delle persone possano vivere pienamente, si sono definite nel tempo diverse linee guida e normative tecniche che pongono l’attenzione sugli inquinanti in causa, la loro azione sulla salute, gli standard qualitativi ambientali da perseguire e le migliori procedure e tecnologie edilizie e impiantistiche per ottenerli.